martedì 8 maggio 2012

Shakespeare and Popular Culture



E' sicuramente uno degli autori, più letti, più amati, più odiati, e lodati del mondo. Ed è anche uno dei più citati. In una delle tante idee di blog che mi erano venute negli anni c'era anche stata quella di parlare dei vari riferimenti a Shakespeare nella cultura popolare, contemporanea. La cosa non è poi così poco pertinente con questo blog che alla fine ho creato, perchè che cos'è la citazione, il riferimento, se non una forma di traduzione, secondo Jakobson appunto una traduzione intersemiotica (una trasposizione in un altro medium comunicativo) oppure intralinguale, una riformulazione, una riscrittura?
E tra tutti gli autori esistiti penso non esista nessun altro ad aver ricevuto così tante parodie e rivisitazioni anche recenti. Oggi ve ne presento alcune tra le più simpatiche, legate quasi tutte esclusivamente a Hamlet.



1. The Shakespeare Insult Server

Ebbene sì, incredibile ma vero. Scegli tra decine di opzioni e potrai creare il tuo personalissimo insulto Shakespeariano. Peccato che dal 2005 non si possano più inviare gli insulti agli amici per email.
"Thou artless pox-marked coxcomb!". YEAH!



2. Hamlet in Klingon
Per tutti i nerd amanti di Star Trek e di teatro, una interessante rivisitazione di Shakespeare con una avvincente traduzione in Klingon, in una edizione limitatissima del 1996. Progetto creato dalla Klingon Language Insitute (è già incredibile che esista), l'idea è nata da una citazione presente in Star Trek IV: The Undiscovered Country (che ha un riferimento al monologo dell'atto III scena I già nel titolo, tra l'altro), che fa più o meno così:
"You have not experienced Shakespeare until you have read him in the original Klingon."

Tra i progetti del KLI figura anche una versione in Klingon di Much Ado About Nothing (Tanto rumore per nulla), di cui però si trovano meno informazioni. Che dire, non ci resta che sperare di vederlo rappresentato nelle nostre città.



3. Rosencrantz and Guildenstern are...
Lo sanno in molti, è stata una delle opere più geniali e moderne del 20esimo secolo. Ronsencrantz and Guildenstern are Dead di Tom Stoppard è una opera del 1964, che rivoluziona il classico Shakespeariano attraverso una semplice inversione dei piani (front stage e off stage) e delle conseguenti gerarchie della rappresentazione originale, trasformando quindi l'opera originale in una grottesca tragicommedia dell'assurdo in cui due personaggi secondari si ritrovano protagonisti di una storia che non gli appartiene, smarriti e manovrati come burattini inconsapevoli e imbrigliati in vicende più grandi di loro di cui non riescono a cogliere il senso, per poi essere buttati via per morire nell'indifferenza più totale. Un modo incredibilmente efficace di trasformare una tragedia dalle regole e strutture classiche in una moderna tragedia decostruita del nichilismo e dell'assurdo che esprime la banalità della vita e dell'azione tipica del teatro moderno.
 Pochi sanno però che esiste un film dal nome Rosencrantz and Guildenstern are Undead, ovvia parodia in chiave non-morta del classico Shakespeariano con citazione a Stoppard. Una parodia della riscrittura, insomma. La trama è quella di uno strano regista teatrale, guarda caso Rumeno, che vuole mettere in scena un'opera che porta il nome del titolo del film (riprendendo quindi anche l'idea del play within the play Shakespeariano), ma che crea ovviamente un sacco di morti in giro per la città. Un po' Theatre des Vampires di Anne Rice, un po' Shakespeare, questa opera sicuramente non può mancare nella videoteca degli amanti dei vampiri. Che questo film possa d'un tratto beneficiare del trend dei vampiri degli ultimi anni e delle ragazzine sbavanti per Twilight e arrivare al record di incassi? Chissà. Un tentativo lo farei.




 4. Ci sono una quantità incredibile di citazioni a Shakespeare nel mondo dell'animazione. Un esempio:



5. C'è una incredibile abbondanza di riferimenti Shakespeariani anche nel mondo dei fumetti, a cui magari dedicherò più attenzioni in altri post dedicati. Segnalo brevemente la presenza di Shakespeare e della sua compagnia come personaggi di Sandman di Neil Gaiman, con delle bellissime tavole su A Midsummer Night's Dream.
Oltre a questo faccio presente che la Rizzoli ha pubblicato qualche anno fa una edizione di Amleto con artwork per la copertina fatte dal fumettista italiano Giuseppe Palumbo (in foto qui sotto). In libreria non lo trovo, ma a quanto pare su internet si può comprare, su Amazon o sul sito della Rizzoli. Costa anche poco. Sicuramente la scelta giusta da fare in caso questo capolavoro manchi nella vostra biblioteca. La traduzione è di Baldini, quindi una traduzione storica sebbene ormai superata da altre ben migliori, ma con ottime introduzioni e cura da parte di Keir Elam.





6. Prince Charles's Soliloquy
Il 19 Dicembre 1989, chiamato a intervenire alla presentazione della Thomas Cranmer Schools Prise, il principe Carlo si lamentava del degrado della lingua inglese contemporanea accusando il sistema scolastico di prestare troppa poca attenzione alla conservazione di un inglese standard "alto". Per fare un esempio per dimostrare il grado di povertà dell'inglese parlato dalla gente comune del suo paese, il principe esordisce con un esilarante versione parodica in contemporary English del più famoso soliloquio di Amleto:

"Well, frankly, the problem as I see it at this moment in time is whether I should just lie down under all this hassle and let them walk all over me, or whether I should just say OK, I get the message, and do myself in. I mean, let's face it, I'm in a no-win situation, and quite honestly, I'm so stuffed up to here with the whole stupid mess that I can tell you I've just got a good mind to take the easy way out. That's the bottom line. The only problem is, what happens if I find, when I've bumped myself off, there's some kind of... ah, you know, all that mystical stuff about when you die, you might find you're still - know what I mean?"



7. Monty Python's Hamlet
Come al solito, difficile da classificare, una parodia a tutto il mondo moderno, dalla psicanalisi SU Amleto alla psicanalisi DI Amleto fino all parodia della psicanalisi in toto.Sempre divertenti e folli.